martedì 1 dicembre 2009

I Ragazzi Di Locri.Quello che non si doveva dire (parte 5)

Al 1° “Forum per la Legalità” organizzato dall’Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti-Valarioti molti sono gli ospiti che si sono alternati. Tra gli interventi decisamente sfavillanti, quelli del presidente dell’osservatorio Carlo Mellea, di Maria Maglia preside del Liceo Scientifico “Guarisci” di Soverato, del professore Antonio Nisticò che presenta in anteprima il libro di Leone Zingales “Il Padrino Ultimo Atto” e anche quello dell’On. Maria Grazia Laganà (vedova Fortugno) che dice:
“Alle affermazioni di chi dice che mi sarei dovuta fermare perché risarcita con un posto al parlamento. A tali calunnie, rispondo con la mia quotidianità, continuando la lotta intrapresa da mio marito”.
Invece tra quelli deludenti,che lasciano l’amaro in bocca, tra tanti sguardi esterrefatti e dubbiosi quelli dell’autore del libro “Il Padrino Ultimo Atto”, Leone Zingales che quando parla dei ragazzi di Locri ne vede solo uno slogan e niente più, non conoscendo un realtà fatta di giovani che lontana dai riflettori lavora per un futuro migliore. Altrettanto destabilizzante e quello dell’'Assessore Regionale alla Tutela della salute Doris Lo Moro che dice con un sorriso ebete: “Ho lasciato la magistratura perché non credevo nella giustizia”. Viene spontaneo chiedersi come facciano i giovani a credere alla giustizia se lei stessa ha dichiarato di averla abbandonata perché non ci credeva? Ma tempo per porre la domanda non c’è, il convegno finisce e gli ospiti “illustri si dileguano”.

Simone Alliva
(Tutti i Diritti Riservati a Portale Giovani-Il Laboratorio Culturale dei Giovani Della Locride)

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