martedì 20 luglio 2010

Eroi senza perchè


La vergogna quotidiana della giornata di ieri per molti (e per chi scrive) è stata che nessun rappresentante del Governo Berlusconi, che ricordiamo essere il “più attivo nella lotta alla Mafia della storia italiana”, è volato a Palermo per ricordare la figura di Paolo Borsellino, fatto saltare in aria 18 anni fa, in via D’Amelio.Ma come sappiamo certi politicanti preferiscono presenziare Miss Padania piuttosto e la loro assenza non è che emblematica rappresentazione della cultura populista che da sempre ha incantato gli italiani negli ultimi 15 forse 20 anni. Questa scarsa educazione civile,democratica e legale a cosa è dovuta? Certo alla politica dei politici. Ma soprattutto ad un educazione alla legalità che fa acqua da tutta le parti,anzi non esiste. Nelle scuole è praticamente assente. Perchè nei paesi del sud si rimane indignati per certi atteggiamenti d'indifferenza politichese mentre al centro o anche al nord questa passa inosservata?
Io sono cresicuto a latte e legalità. Nel scuole del Sud-forse per la voglia di riscatto sociale o forse per memoria storica- l'educazione alla legalità è un capisaldo di qualsiasi scuola. Le gite si organizzano per visitare luoghi come Portella delle Ginestre e i convegni trattano quasi sempre di legalità e lotta alle mafie. Sembra che al nord questo problema non si pone. Al nord la mafia non esiste, è una chimera che porta via anche il concetto di legalità. Quando si parla di indifferenza degli studenti, quando si criticano i loro atteggiamenti di disamore per la cultura, mi viene in mente che mancano i modelli da imitare. Modelli che devono essere proposti dagli adulti, con ammirazione e affetto. Mentre spesso, a una esaltazione puramente formale di chi agisce con generosità e slancio e viene ucciso per questo segue una rapida dimenticanza. Questa dimenticanza avviene soprattuto da parte di chi non si sente toccato da questo cancro che sembra tutto sudista ma sappiamo che è tutto italiano, la mafia. Falcone e Borsellino sono stati trattati come eroi, onorati e inneggiati, ma stentano a diventare modelli di comportamento. Un modello è diverso da un eroe si mette un piedistallo e lo si dimentica là sopra per la gioia dei piccioni che lo usano come cacatoio. Un modello è vivo, partecipe,esempio quotidiano che guida i nostri pensieri,le nostre azioni.La scuola dovrebbe appropriarsi di certe storie, proporle agli studenti, farne un punto di riferimento. Perchè stimolino l'emulazione. Come avviene coi veri modelli, che si incarnano nel corpo e nell'immaginazione di un ragazzo che si affaccia alla vita e gli danno le ragioni per pensare alto, per desiderare di essere migliore, per ragionare con generosità e slancio.Tutte cose fortemente deprezzate in un mondo che esalta il più furbo, il più forte , il più prepotente.Possibile che l'Italia tutta sia presa da una specie di pigro torpore, per cui ogni decisione del Parlamento ci lascia se non indifferenti, rassegnati e apatici, come se fosse parte di una sciagura inevitabile? Per tutte le persone indignate, continuare a subire la mutilazione che si compie ai danni della democrazia significa diventare complici di quella sovversione.Reagire,non rassegnarsi,non perdere la capacità di indignarsi,farsi sentire. E non per "vincere o prevalere", ma prima di tutto per il rispetto che dobbiamo a noi stessi e alla verità.Non si tratta di politica ma di giustizia. Pochi si rendono conto che questo è un Paese assetato di giustizia. Anche se finge di non crederci, anche se pratica il vezzo del cinismo,anche se pretende di credere che la furbizia vinca su tutto. E non parlo di una giustizia astratta,sbandierata,retorica,proclamata e fumosa. Ma di quelle piccole giustizie quotidiane che costituiscono poi la grande rete del vivere civile.Bisogna credere sempre meno nelle analisi astratte e sempre più negli esempi. Se vogliamo cambiare qualcosa nel nostro Paese sarà bene fare conoscere chi lavora fuori dai riflettori, siuazioni difficili e rischiose. Esempi di insegnanti appassionati, di cittadini onesti, di giornalisti coraggiosi, di giudici coscienziosi, di politici trasparenti.Poichè è da queste persone che comincia la creazione di un tessuto connettivo sociale nuovo che può salvare il nostro paese dal degrado e dall'abbandono di sè.